sabato 2 agosto 2008

Notizie dal Comune di Garbatola - part.2


.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.

Garbatola è un piccolo villaggio a nord ovest di Milano formato da quattro corti coloniche, abitate da contadini, e due corti padronali, abitate poche settimane l’anno. Qualche anno fa mi dicevano i miei nonni che erano abitate durante il periodo della vendemmia, qui infatti era tutto un filare di viti, da qualche tempo abbiamo smesso di coltivarle perché si è abbattuta su di loro una specie di calamità naturale.
È una giornata afosa di fine luglio e a Garbatola la canicola costringe quasi tutti nelle cascine. Da qualche tempo si sente dire che l’Ing. Villoresi sta progettando un grande canale, una specie di Naviglio, un’opera gigantesca che collegherà il Ticino all’Adda. Passerà al confine del Comune, verso la cascina Villanova. Ovviamente tutti ci sperano, i contadini, così almeno avranno acqua per i campi, ma anche i ragazzi, così finito di lavorare, o nei giorni di festa, potranno correre a fare il bagno.

Da pochi anni il Comune di Garbatola ha una sua sede pubblica, al numero civico 14: una sala dove sono affissi gli avvisi, che per altro pochi sanno leggere, e in cui due volte l’anno, in primavera e in autunno, alcuni vecchi del paese, con altri nobili, si ritrovano per discutere del presente e del futuro della comunità. È un Comune piccolo ma funziona discretamente. Nella sessione autunnale pare che il Sindaco, Sig. Alfonso Gagliardi, proporrà di costruire una nuova scuola, ovviamente non solo con i soldi della comunità ma anche con qualche aiuto da Torino, e pare che il maestro sarà il Borganti, l’attuale segretario comunale. Oltre al Sig. Borganti nell’Amministrazione Comunale lavorano: il Sig. Colombo Giovanni, il Medico Condotto del Villaggio, la Sig.ra Picozzi Maria, levatrice, il Giuseppe Morelli, il becchino, Giuseppe Lucchini, Cursore comunale, Antonio Tojetta, Sagristano della piccola chiesa dei Sti Biagio e Francesco, Francesco Tojetta, che è il regolatore dell’Orologio e il Battista Pagani, il pedone distrettuale.

Dicono che con l’unità d’Italia alcuni comuni verranno chiusi definitivamente. In realtà il nostro più volte fu chiuso e unito al Capo di Pieve, Nerviano, ma noi di Garbatola siamo gente dura, anche fin troppo cocciuta ma con una forte identità [e ironia...], e forse dignità, quindi dopo qualche anno abbiamo sempre ripreso in mano il governo del nostro villaggio. Già perché non è la prima volta che sperando in una gestione migliore, sostanzialmente con più soldi, poi ci si accorge che essere lontani, circa due miglia, dalla sede amministrativa è un grande svantaggio, quindi forse anche questa volta si tornerà indietro. Vedremo. Intanto non possiamo neppure partecipare ai festeggiamenti nazionali per l’Unione del Regno – proclamato il 17 febbraio scorso – perchè non ci sono soldi nelle casse comunali. Beh andremo come al solito a Nerviano, magari cantando e bevendo un po’ di vino.

Garbatola 1 agosto 1861.

La foto in alto ritrae la Garbatola degli anni '50. Veduta di via Gorizia dall'attuale via D.Chiesa.