mercoledì 16 aprile 2008

Nerviano e le elezioni
















È difficile scrivere di architettura o di politica in un momento così triste [vedi post precedente] ma ci provo, e per ricominciare vorrei provare a fare una riflessione sui risultati elettorali delle elezioni politiche di questo fine settimana e come spesso mi accade prenderei come caso studio la mia città, una città dell'area metropolitana di Milano, una città di Lombardia, Nerviano.

Come era prevedibile hanno vinto le destre. Come era prevedibile si è consolidato il risultato di due anni fa. Il partito di Berlusconi e la Lega Nord prendono più del 50%. Il PD conquista quasi il 30% – per altro molto di più rispetto la somma di DS e Margherita, come andavo dicendo nelle sedi della politica anni fa – percentuale che certamente fa ben pensare per il futuro, ma non fa brindare di gioia.
A Nerviano come in tutta la Lombardia da ormai 20 anni – a Nerviano per la verità da molto più tempo – la gente comune, imprenditori e operai, studenti e pensionati, votano a destra.

Tutti sanno che è difficile paragonare il voto amministrativo con quello politico, tuttavia non si può non ammettere che il dato politico rimane e, come dicevo prima, consolida anche il dato amministrativo. Inutile negare l’evidenza: a Nerviano due anni fa vinsero le destre anche a livello comunale, e con più del 60%, poi per fortuna, dico io da tifoso, per stupidità diranno altri o soprattutto per orgoglio dei leghisti nervianesi privati anticipatamente del loro potere da una congiura, si dice, le destre si presentarono divise e vinse quasi inaspettatamente il centro sinistra.
Oggi la destra si attesta al 60%, circa, mentre la sinistra arriva al 39-40%. L’UDC, il grande centro, anche a Nerviano è super ridimensionato, con buona pace dei centristi, ex democritstiani, di entrambi gli schieramenti: 4,87%, cioè meno di quanto facemmo noi della primavera democratica, lista nata un mese prima delle elezioni...

Dopo due anni di Amministrazione, a metà mandato, il segnale è forte e chiaro: la popolazione nervianese continua a votare a destra. Ma ciò che mi preoccupa di più è che non solo la gente vota a destra, ma anche dice cose di destra, scrive cose di destra, si comporta come ci si comporta a destra. Prendiamo le cose scritte dagli amici del Senso Civico, che pure non votano a destra, almeno qualcuno di loro, o le cose scritte sul giornalino degli amici di NervianoViva, o prendiamo le cose che si dicono e si sentono al bar, sono quasi sempre innegabilmente, vagamente, destrorse. Non è un giudizio negativo, ben inteso, è una semplice e realista constatazione.

Non scopro certamente l’acqua calda dicendo che la popolazione di Nerviano, come quella di quasi tutti gli altri paesi tra il Sempione e la Brianza, o nel Varesotto e nel Comasco, è più vicina alle idee di destra che non a quelle di sinistra, sempre che abbia ancora un significato parlare di destra e sinistra, in termini classici; certo è che i miei amici – amici davvero, senza ironia – amministratori di Nerviano dopo due anni devono rendersi conto di questa cosa e cercare di capire cosa fare. Si potrà far finta di niente e continuare ad amministrare bene, come bene hanno amministrato gli altri, o magari meglio, poco o tanto meglio, e poi perdere le elezioni; oppure invertire fortemente la rotta – come disse qualche mese fa l’amico e assessore Franceschini – far comprendere alla gente la diversità tra l’amministrazione di destra e quella di sinistra e poi andare a chiedere il voto. Rilanciare i concorsi, quindi, ascoltare la gente, farla partecipare – e la famosa partecipazione dov’è finita? –, far sentire importanti le associazioni che lavorano sul territorio quotidianamente, ascoltarle e soprattutto farsi aiutare, farsi consigliare, dalla gente, dai tecnici, dagli intellettuali, dagli studenti, che, anche se pochi, sono ancora innamorati della sinistra liberale, democratica ed europea.

Altrimenti il risultato è scontato.

8 commenti:

Tranquillo ha detto...

Solo un commento laconico: temo che il risultato sia scontato.

Anonimo ha detto...

Vedi Fabio, i tuoi "amici - amici davvero, senza ironia" (...) avrebbero potuto coinvolgerti nell'amministrazione, e non l'hanno fatto. Prima ancora nell'avventura elettorale, e non l'hanno fatto. Magari il contentino dell'assegnazione del progetto della piazza di Garbatola riesci a strapparlo (ma scuole, municipio e altro no, beninteso...). Tu probabilmente hai una concezione molto ampia dell'amicizia: io no. Ma contento tu che definisci amico tuo chi non ha amici... Sull'analisi della situazione nervianese, se mi viene lo schiribizzo magari ti posto qualcosa.

Anonimo ha detto...

Vedi Fabio, i tuoi "amici - amici davvero, senza ironia" (...) avrebbero potuto coinvolgerti nell'amministrazione, e non l'hanno fatto. Prima ancora nell'avventura elettorale, e non l'hanno fatto. Magari il contentino dell'assegnazione del progetto della piazza di Garbatola riesci a strapparlo (ma scuole, municipio e altro no, beninteso...). Tu probabilmente hai una concezione molto ampia dell'amicizia: io no. Ma contento tu che definisci amico tuo chi non ha amici... Sull'analisi della situazione nervianese, se mi viene lo schiribizzo magari ti posto qualcosa.

Fabio Pravettoni ha detto...

Caro Sergio
sull'amicizia ho certamente un concetto più ampio, forse, ritengo di avere amici anche in schieramenti diversi da quello che sta amministrando oggi Nerviano. Insomma, credo di poter dire che tu sei un amico, almeno amico di scrittura. Chiaramente ci sono diversi livelli di amicizia o di simpatia, e uno dei livelli più importanti, per esempio, è l'amicizia in Cristo. Forse più che amicizia, hai ragione, c'è simpatia, almeno nel senso antico del termine.

Sul pretendere lavori chiarisco invece che non ho mai preteso nulla e continuerò a non farlo. Sono disincantato e disilluso, sul rapporto tra Architettura e Amministrazione, e credo che un progetto debba essere assegnato a questo o quell'architetto in base la vera capacità architettonica e compositiva, e non in base alla simpatia politica. Ma, rivolgendomi a te, credo di sfondare una porta aperta.

Fabio Pravettoni ha detto...

Caro Pio

non dire così, dai...
Non è scontato, ci sono ancora due anni, si può ripartire, si deve farlo - prendo a prestito parole dell'Ass. Franceschini -. E ripartire da progetti pretenziosi e irrealizzabili, nel breve, e da progetti realizzabili e fattibili per l'oggi. Certo che se si continua a fare progetti - parlo della mia esperienza - internamente all'uff. tecnico non ci si fa una grande pubblicità. Ma è questione di punti di vista.
Comunque in bocca al lupo, ripeto quello che ho scritto a proposito dello sport "...qualcosa si vede", è poco ma speriamo si vada avanti.

Anonimo ha detto...

Fra un forecast e l'altro ho provato a pensare a una risposta... Che posso dirti Fabio, sapere
che l'Italia sta virando sempre più verso destra non mi fa certo piacere.
Però, però... Forse non è casuale questa deriva, forse davvero è ora di rivedere i concetti di Destra e Sinistra.
Comunque che si guardi la questione a livello locale o nazionale, è evidente come i partiti che sono a destra rappresentino un riferimento per i cittadini, al nord come al sud, questo dovrebbe far riflettere. La sinistra, o melgio i suoi partiti storici hanno perso il contatto con la realtà, sono confusi, persino un po' narcisisti, per questo hanno subito una sonora
lezione in questa tornata elettorale.
Serve che qualcuno si fermi ad ascoltare quello che dice la Gente e che sappia dare risposte in linea con i tempie che chiuda con la demagogia, che, , purtroppo, alberga anche "a sinistra". In questo senso è più che mai necessario partire da Nerviano, da Arluno, Vittuone, perchè i partiti si costruiscono "dal basso".

Anonimo ha detto...

Fra un forecast e l'altro ho provato a pensare a una risposta... Che posso dirti Fabio, sapere
che l'Italia sta virando sempre più verso destra non mi fa certo piacere.
Però, però... Forse non è casuale questa deriva, forse davvero è ora di rivedere i concetti di Destra e Sinistra.
Comunque che si guardi la questione a livello locale o nazionale, è evidente come i partiti che sono a destra rappresentino un riferimento per i cittadini, al nord come al sud, questo dovrebbe far riflettere. La sinistra, o melgio i suoi partiti storici hanno perso il contatto con la realtà, sono confusi, persino un po' narcisisti, per questo hanno subito una sonora
lezione in questa tornata elettorale.
Serve che qualcuno si fermi ad ascoltare quello che dice la Gente e che sappia dare risposte in linea con i tempie che chiuda con la demagogia, che, , purtroppo, alberga anche "a sinistra". In questo senso è più che mai necessario partire da Nerviano, da Arluno, Vittuone, perchè i partiti si costruiscono "dal basso".

Maurizio R - Arluno

Anonimo ha detto...

Non mi lancio volutamente in analisi del voto a Nerviano, anche perchè chi ha un minimo di cognizioni di matematica potrà appurare che sommando i voti degli schieramenti non è cambiato proprio nulla, quindi non c'è nulla da commentare. Sottolineo, rimarco, evidenzio e porto alla massima potenza invece le tue considerazioni finali: "...ascoltare la gente, farla partecipare – e la famosa partecipazione dov’è finita? –, far sentire importanti le associazioni che lavorano sul territorio quotidianamente, ascoltarle e soprattutto farsi aiutare, farsi consigliare, dalla gente, dai tecnici, dagli intellettuali, dagli studenti..." Appunto, dov'è finita la famosa partecipazione? Semplicemente non c'è mai stata! Ascoltare e farsi consigliare dalla gente? Figurarsi... Quando uno è bravo e superiore agli altri, quando ha il verbo infuso e la ragione sempre dalla propria parte vorrai mica che si abbassi ad accettare suggerimenti!Il problema vero è questa proterva insistenza nell'ideologizzare qualsiasi cosa e ricondurre ogni questione all'appartenenza partitica, amministrazione, cultura, architettura, assistenza sociale. Il tutto condito da una superba convinzione di essere superiori. Magari se si credesse un pò di più alla metapolitica...