sabato 20 novembre 2010

Sul blog

Nato qualche anno fa da un’idea di una persona a me carissima, si potrebbe dire la mia compagna dell’epoca, questo blog parte appunto con l’idea di raccogliere una serie di scritti e scrittini, una volta si sarebbe detto elzeviri, per metterli a disposizione di tutti. Scritti di architettura, scritti di critica, scritti politici, ma soprattutto scritti di ricerca. Una ricerca ovviamente ancora una volta molto personale e tagliata su quelli che sono i miei interessi personali.

Nel tempo poi ho visto, e sono stato molto contento di questo, che questo spazio è diventato un luogo di incontro, un luogo dove non solo molti colleghi architetti, molti studenti, molti amici, si fermavano per qualche minuto, ma anche molti politici e amministratori locali – chissà poi cos'hanno capito, almeno quelli che conosco, dato che non hanno mai messo in pratica nemmeno una volta quello che ho scritto, anzi si sono sempre comportati esattamente all’opposto –. In ogni caso questo continua a rimanere uno spazio privato, uno studio privato ma aperto a tutti, dove tutti possono partecipare e collaborare alla ricerca, proprio com’è stato il progetto della piazza del mio paese: un’opera di tanti. Una casa del popolo, o uno studio del popolo, eheheh, un utopia? Forse si, ma almeno sul web ci è concessa.

Vi faccio due esempi recenti, di ieri, di cos'è questo spazio: ieri a Milano, dove mi trovavo per lavoro, mi ha fermato un'architetto, e quando mi hanno presentato “architetto Pravettoni” lei subito mi ha detto “ma quello del blog? Carino...”; oppure questa mattina uno studente della facoltà di architettura al secondo anno, che ha incrociato per sbaglio sul web un mio scrittino, si è presentato in studio per fare una chiacchierata e per chiedere consigli sulla sua ricerca. Questo è laboratorio di architettura, un laboratorio di idee. Non certo uno spazio di denuncia delle malefatte comunali, anche ovviamente; non certo uno spazio di critica alla mia cara sinistra, anche ovviamente; sicuramente non uno spazio politico ma uno spazio per i politici.

Sul fare politica, invece, beh...ci sto pensando, sto pensando seriamente cioè di tornare, dopo qualche anno, a farla in prima persona, ovviamente con il cuore a sinistra ma senza riconoscersi in nessuno, e sottolineo nessuno, degli attuali dirigenti o amministratori. D'altronde l'ha fatto pure Boeri...

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