lunedì 24 marzo 2008

Sede di partito o Laboratorio democratico?










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Mentre i partiti affilano le armi per la prossima tornata elettorale, uno dei prossimi appuntamenti del Partito Democratico – di Nerviano come credo di altri – è quello, tra le altre cose, per decidere il nome della sede.

Premesso che casa del Popolo, già di suo, non mi sembra tanto male, anzi, credo che forse prima del nome bisognerebbe fare un altro passaggio, ma del resto siamo abituati a questo partito nuovo/vecchio che sovverte tutte le tempistiche naturali – e me lo rende più simpatico per la verità –, un passaggio a mio avviso decisivo: chiedersi che cos’è un partito, e soprattutto che cos’è una sede di un partito nel XXI secolo, seppelliti, spero non solo a parole, i partiti tradizionali che abbiamo conosciuto il secolo scorso.
E allora dico in breve cosa piacerebbe a me.
Non mi piacerebbe, non mi interessa, una sede tradizionale, aperta due sere la settimana per il gruppo consigliare e per la riunione del direttivo, non mi interessa una sede con un tavolo una sedia per il segretario, coordinatore, nel mezzo e le sedie disposte a cerchio per gli altri. Non mi interessa una sede di un partito nuovo uguale alle sedi dei vecchi partiti, ma probabilmente sarà così.
A me piacerebbe invece una sede un poco laboratorio e un poco biblioteca, un po’ punto di ritrovo e un po’ centro amministrativo. Ha senso avere una sede di 20 mq per un grande partito maggioritario che vuole muovere le masse? Non credo. E allora?
E allora sarebbe bello che le riunioni di massa – ma quale massa?, diranno i più... – si facessero nelle sale civiche, nelle sale aperte a tutti, e sarebbe bello, insieme, che la sede diventi progressivamente un punto organizzativo, burocratico, con un telefono, con una linea internet e con dei punti per collegarsi con i pc. Ma sarebbe anche bello che diventi un po’ biblioteca e un po’ museo, perché no? Una piccola biblioteca tematica, dove trovare tanto sulla storia dei partiti del XX secolo, sulla storia del socialismo, del comunismo, del socialismo liberale degli azionisti, dei movimenti cristiani e sociali, insomma una piccola ma ben fornita biblioteca dove trovare le radici del Partito Democratico. Una piccola biblioteca consultabile, in una sede aperta, magari aperta tutti i giorni nel pomeriggio alternando pensionati e giovani universitari. Alternando il gioco delle carte, nella corte, e un bicchiere di vino, bianco o rosso, allo studio. Una sede un po’ ludoteca e un po’ sala studio. Una piccola casa della cultura del socialismo democratico, con documenti reali, libri di Gramsci, di Rosselli, di Dossetti; una piccola casa laboratorio con internet, con fogli e matite colorate; insomma un moderno laboratorio democratico.

Buon lavoro a tutti e buone elezioni.

Foto: "Ragazzo con Flauto", scultura in Bronzo di Augusto Murer, 1983. Misure originale: cm 88x65x75. Opera collocata nella sede di Belluno della Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza e Belluno.

6 commenti:

Tranquillo ha detto...

Caro Fabio, tanto per cominciare devo ammettere che non sono sempre d'accordo con le tue proposte, anzi... in passato qualche volta sono stato un pò prevenuto nei tuoi confronti (spero non me ne vorrai, ma la franchezza con cui ti scrivo spero sia apprezzata.
Questa idea del "laboratorio", però mi piace davvero molto e forse se ne sarebbe potuto parlare meglio anche nei mesi scorsi se, a tempo debito, non fossi stato tu ad essere altrettanto prevenuto nei miei confronti).
Con onestà intelettuale (paroloni), ti dico che non ne posso più nemmeno io delle vecchie sezioni di partito). Pertanto io al "Nomination Day" (mi mancava pure questo) andrò deciso a sostenere quanto hai scritto. Per la verità, mi piacerebbe sostenere te che vai al "Nomination Day" a sostenere quanto hai scritto.
Cosa vogliamo fare? ci diamo un appuntamento alla ex "Casa del Popolo"?

Tranquillo ha detto...

Caro Fabio, tanto per cominciare devo ammettere che non sono sempre d'accordo con le tue proposte, anzi... in passato qualche volta sono stato un pò prevenuto nei tuoi confronti (spero non me ne vorrai, ma la franchezza con cui ti scrivo spero sia apprezzata).
Questa idea del "laboratorio", però mi piace davvero molto e forse se ne sarebbe potuto parlare meglio anche nei mesi scorsi se, a tempo debito, non fossi stato tu ad essere altrettanto prevenuto nei miei confronti.
Con onestà intelettuale (paroloni), ti dico che non ne posso più nemmeno io delle vecchie sezioni di partito. Pertanto io al "Nomination Day" (mi mancava pure questo) andrò deciso a sostenere quanto hai scritto. Per la verità, mi piacerebbe sostenere te che vai al "Nomination Day" a sostenere quanto hai scritto.
Cosa vogliamo fare? ci diamo un appuntamento alla ex "Casa del Popolo"?

Fabio Pravettoni ha detto...

caro Pio
tanto per cominciare ti rinnovo la mia stima, poi confesso che mi piacerebbe sapere, proprio per la stima che ho per te, con quale delle mie proposte – non molte per la verità –, carissimo Pio, non sei d'accordo, e soprattutto perchè, credo infatti che questo blog. Con la proposta di una casa per la cultura a Nerviano? o con la proposta di un parco urbano tra Garbatola e Villanova, nei pressi del costituendo parco del Canale Villoresi? o con alcune considerazioni architettoniche e politiche sui concorsi? Altre proposte, per Nerviano, e sottolineo per Nerviano, non sono state fatte.
Sono invece state scritte, su questo blog, molte considerazioni di carattere storico critico, sulle quali si fondano, in modo positivista e realista, le proposte progettuali che su questo blog si trovano. Ci sono infine alcuni studi e alcuni pensieri sparsi sul socialismo, sulla libertà e sulla democrazia. Difficilmente inserisco cose altrui, a meno che non siamo pertinenti con il progetto di questo blog.

Sul chi ha fatto cosa nei mesi anni scorsi, o sul chi è prevenuto invece mi sento di fare una riflessione non polemica. Anni fa ho aderito con gioia a un movimento che tu guidavi, il movimento referendario per il convento degli Olivetani – forse non ricordi perché io ero molto giovane, ma feci campagna elettorale, suonai in piazza, partecipai alle riunioni pubbliche, ecc – e la mia stima nei tuoi confronti, come nei confronti degli altri che parteciparono attivamente a quell’esperienza, è sempre stata costante, e oggi è immutata. Ho anche spesso indicato il tuo nome, quando frequentavo i partiti, pubblicamente come possibile candidato sindaco. Quindi, ripeto, credimi, non c’è nessun motivo caratteriale o altro a sostegno della tua affermazione “[...]se ne sarebbe potuto parlare meglio anche nei mesi scorsi se, a tempo debito, non fossi stato tu ad essere altrettanto prevenuto nei miei confronti”.

In ultimo apprezzo sempre, per formazione, soprattutto quella che ho ricevuto in questi ultimi dieci, o dodici anni, da una figura straordinaria, molto importante per me, Don Alberto Cereda parroco di Garbatola e S.Ilario, la franchezza e la schiettezza, soprattutto negli ambienti universitari, lavorativi e politici. Proprio con questa franchezza e con umiltà dico di non essere mai stato prevenuto nei tuoi confronti e nei confronti di moltissimi, direi di tutti, escluso chi scrive e sostiene idee razziste e illiberali, o comunque socialmente ingiuste, o come ho recentemente detto ai ragazzi della mia comunità, in gita a Budapest: come facciamo e chi siamo noi piccoli uomini per dire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato e insieme come facciamo a dire di esser prevenuti nei confronti di chi non conosciamo?

Grazie.

Tranquillo ha detto...

Caro Fabio,
a dire il vero non mi riferivo alle proposte contenute nel tuo blog, in realtà mi era solo tornata in mente quella polemica (un po’ sterile) sui “Laboratori Democratici”, dell’inizio di quest’anno. Tanto per chiarire bene il concetto, non mi è piaciuto quell’alone di pregiudizio nei confronti di tutto ciò che era “vecchio” e che stava intorno ai discorsi che ti sentivo fare.
Lo stesso alone che avevate nel 2003 all’interno di Primavera Democratica, altra occasione che non dovevate sprecare (avreste dovuto continuare e non mollare così malamente).
Come sempre, in questi casi sfodero una citazione di Pablo Picasso: “Ci vuole molto tempo per diventare giovani”.
Mi sto sbagliando? Può darsi, come può darsi che io non sia riuscito a chiarire il mio punto di vista sia a te che a “quelli con in tasca le chiavi delle sezioni di partito”, tant’è che alla fine sento che sto risalendo il fiume ancora una volta controcorrente.
Sulla proposta di una “Casa per la Cultura” come potrei non essere d’accordo? La vecchia battaglia sull’utilizzo dell’ex-Monastero degli Olivetani è stata fatta proprio ispirandoci ad un progetto per la città che comprendesse uno spazio culturale adeguato.
Peraltro io ricordo benissimo quel periodo, ricordo il giovane Fabio (con tanto di maglietta del “Che”) e il “giovane” Pio (venti kg in meno) e tanti altri che hanno dato tutto quello che potevano in quel Comitato.
Le altre proposte per Nerviano sono tutte accuratamente registrate nella mia mente, penso solo che quando si andrà a discutere pubblicamente sul PGT debbano essere riportate all’attenzione dei cittadini e che tu, per primo, hai il dovere di farlo.
Per quanto riguarda le tue considerazioni di carattere storico-critico (Gramsci, Rosselli… ) posso solo dirti che sono state un richiamo molto forte, anche per la mia formazione politica; ma temo non sia stato così per molti altri, millantatori di un pensiero politico che in realtà o non hanno mai veramente avuto o hanno completamente dimenticato.
Infine, ieri al “Nomination Day” del PD a Nerviano speravo di incontrarti se non altro per provare a sostenere la necessità di un luogo che potesse essere un riferimento sociale e culturale, oltre che politico, quale sede di un nuovo partito.
Niente da fare, con queste "idee balzane" lì dentro ero il solo, posso sperare che questa battaglia ideale tu la voglia veramente fare nei prossimi mesi?
Mi fermo qui, non vado oltre perché ho sempre il timore di spiegarmi male o di essere frainteso quando utilizzo questi “modernismi” come mezzo di comunicazione.
Con immutata stima, Pio.

Fabio Pravettoni ha detto...

Caro Pio
sui laboratori democratici è molto più semplice: semplicemente ritenevamo, e ritengo ancora, che non era il caso in una prima fase, progettuale anche spinta e spregiudicata, aprire a chi ha già mille e mille cose da fare nell'Amministrazione, per lasciare spazio a chi invece è rimasto, e rimarrà per lungo tempo, fuori. Tutto qui. Ma abbiamo detto molto su questo, tanto da non capire io, ancora, come alcuni non abbiano ancora capito (lo dico ridendo...occupate già tutti i posti almeno lasciateci le idee no?, davvero ridendo ma è così).
Sulla Primavera Democratica, o PD, è ancora più semplice: 1) nel 2003-04, si è votato e la maggioranza ha deciso di proseguire ciascuno nel proprio settore, nelle proprie associazioni, sportive, sociali, ecc; 2)nel 2005-06, ci sono stati gravi problemi personali, che non posso raccontare, di alcuni, la mia borsa di studio in spagna e la chiusra del mio PhD, per cui abbiamo deciso di autosospenderci; 3) nel 2007-08, oggi, qello che volevamo a livello locale 5 anni fa si è avverato, sia a Nerviano che in Italia (precursori? profeti? eheheh forse solo attenti e curiosi, e un poco meno pachidermici delle vecchie strutture partitiche): volevamo elezioni primarie e lista unica della sinistra moderata (Primavera Democratica o PD, Partito Democratico o PD, eheheh, i colori ecc ecc). Spero di avere risposto.

Sul "Nomination Day" (condivido il mi mancava pure questo...) mi spiace ma ero cotto dopo 5 giorni a Budapest con i miei ragazzi dell'Oratorio.

Sul PGT. Beh ti dirò di più, ma in qualità di assessore dovresti saperlo, non solo parteciperò alle discussioni come ho già fatto per il PRG del 2004, sia a Garbatola sia per i DS, ma ho anche, con altri ricercatori e professori partecipato al bando, ma mi fermo qui per ovvi motivi.

a presto

ps. spesso l'apparenza nasconde altre realtà nascoste, spesso più semplici.

Tranquillo ha detto...

Spesso l'apparenza nasconde altre realtà... più complesse.

A presto.
Pio