domenica 8 novembre 2009

Garbatola part.1 - riunire i clan



È notizia di questi giorni che il piccolo borgo di Garbatola, conosciuto più per la sua Festa Granda – www.garbatola.it –, per il collettivo Oltre il Ponte, per un articolo su un gruppo di ragazzi insoddisfatti apparso su Il Giorno e oggi anche per l’Osservatorio Senso Civico, paese già definito anni fa da un grande parroco – don Giovanni Balconi – villaggio del terzo mondo, tenta di rialzare la testa e lo fa con una proposta shock: staccarsi da Nerviano e ricostituire il Comune di Garbatola.

A questo punto prima una precisazione, poi un po’ di storia, infine – se avrò tempo, altrimenti la prossima volta – un pensiero.
La precisazione è che questa volta un gruppo di carbonari, amichevolmente parlando ovviamente, chiamati Osservatorio Senso Civico è arrivato prima di me sul fatto del delitto e per questa volta io non c’entro e sono anche un poco offeso essendo il più importante storico di questo borgo di 1700 anime – scherzo ovviamente –. Appunto da buoni carbonari hanno agito nella notte e un bel mattino, mentre sto trascorrendo qualche giorno di lavoro-studio-vacanza nelle Apulie mi trovo una e-mail che mi dice testuali parole «Caro Fabio, grazie ai racconti di un “buon personaggio abile nel documentare e difendere la nostra memoria” siamo giunti ad una richiesta che vuole trasformare la fantasia in realtà. Su molte questioni non ci siamo trovati allineati, o forse non ci siamo voluti riconoscere allineati, ma poco importa, vorrei semplicemente dedicarti questa nuova iniziativa dell'Osservatorio SensoCivico». Grazie.

Detto questo vorrei provare a fare un il punto, storico, sulla questione.
A differenza delle altre frazioni del Comune di Nerviano, Villanova, S.Ilario, Costa San Lorenzo e Cantone, Garbatola è sempre stato Comune indipendente. Nei registri dell’estimo del Ducato di Milano del 1558 e nei successivi aggiornamenti del XVII secolo Garbatola risulta che il Comune di Garbatola è compreso nella pieve di Nerviano e dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento del 1751 emerge che il comune contava circa 290 anime ed era amministrato dal console, tutore dell’ordine pubblico.

Il Comune di Garbatola aveva una sua sede pubblica, al numero civico 14 del villaggio: non un moderno Municipio, ovviamente, ma una piccola sala, probabilmente in una delle due case da nobile del borgo, dove venivano affissi gli avvisi, che per altro pochi sapevano leggere, e in cui due volte l’anno, in primavera e in autunno, alcuni vecchi del paese, con altri nobili, si ritrovavano per il Consiglio Comunale. Era un Comune piccolo ma funzionava discretamente. Al termine di una vicenda durata qualche anno, fu soppresso e unito al Comune di Nerviano nel 1869 per decreto del neonato Regno d’Italia.

Ovviamente era un Comune povero, anzi poverissimo, e infatti non partecipò nemmeno ai festeggiamenti nazionali per l’Unione del Regno, proclamati il 17 febbraio 1861, per mancanza di fondi, tuttavia credo che fosse anche un Comune orgoglioso, come la sua gente e fu con un atto del Comune di Garbatola che si costruirono le prime scuole pubbliche del paese in cui studiarono anche i nostri nonni.

L’anno 1861 ed al giorno 14 del mese di Novembre in Garbatola e per cura della Giunta Municipale essendosi convocati i Consiglieri comunali a domicilio […]
Fatto riflesso allo stato finanziario passivo in cui verte il Comune che da se solo non è in grado di sottostare alla spesa per l’aprimento di una scuola e desiderando in pari tempo di riformarsi a quanto la legge ha providenzialmente stabilito.
Il Facente Consiglio ad unanimità di voti ha deliberato di invocare l’appoggio dell’articolo 345 della legge 13 Novembre 1859 n. 3728 e l’articolo 134 del Regolamento 1376 anno 1860 non omettendo di far conoscere alla superiorità che il Comune dal canto suo sarà per concorrere in proporzione delle sue facoltà ai sensi dell’articolo 117 della citata legge e andrebbe ben lieto di poter effettuare l’aprimento di una scuola cotanto desiderata e necessaria procacciando così ai poveri fanciulli il più grande dei benefici qual’è l’Istruzione delegando per gli effetti del presente la Giunta Municipale.


Ovviamente non fu quindi costruita solamente con i soldi della comunità ma anche con qualche aiuto dalla capitale del Regno, Torino.
Dipendenti del Comune erano il Segretario e maestro delle elementari Sig. Borganti, un Medico Condotto, una levatrice, un becchino, un messo o Cursore comunale, un sacrestano, un regolatore dell’Orologio e un pedone distrettuale.

La prima lettera in cui il Regno d’Italia chiede di sopprimere il Comune di Garbatola è del 1867. Per tutta risposta nel verbale del Consiglio Comunale del 29 gennaio 1867 si legge:

Il sedente Consiglio all’unanimità di voti persiste a tener ferma la deliberazione presa nella straordinaria adunanza del 19 gennaio p.p. cioè che sia conservata l’autonomia propria, e denominazione del Comune, ciò essendo consigliato dall’interesse stesso del Comune mentre è provato ed il Governo stesso, volendo, se ne convincerà che questo Comune di Garbatola provedendo a che l’amministrazione proceda con tutta regolarità, le spese di questo Comune, (e quindi l’aggravio dai contribuenti) in una serie di più anni furono sempre assai minori di quelle che sopportarono i contribuenti degli altri comuni circonvicini, e principalmente di Nerviano a cui si vorrebbe aggregato questo Comune.

Di accorpamento del Comune di Garbatola a quello di Nerviano non se ne parla, e non se ne parlerà fino al 1869 quando con decreto regio il Comune di Garbatola viene soppresso definitivamente e unito a quello di Nerviano.

Credete che le cose inizino bene? No.
Il Comune e il Prevosto decidono di demolire l’antichissima Prepositurale Chiesa di Santo Stefano, probabilmente dell’epoca del Vescovo Ambrogio, e di costruirne una nuova più grande. I paesani di Garbatola sono subito chiamati a dare il loro contributo.
Quando però nel 1904 tocca ai Garbatolesi costruire la nuova chiesa, che almeno hanno l’accortezza di non demolire la chiesa antica ma la trasformano in stalla, gente spiccia, ovviamente chiedono il contributo del Comune di Nerviano, che non arriverà per molti anni – per la cronaca la chiesa fu costruita lo stesso e con un tempo record di 1 anno –. Si legge in una lettera dei frabbriceri:

I sottoscritti poi pregano questa on. Giunta di richiamarsi che i terrieri di Garbatola, fino al 1866 Comune autonomo, hanno concorso ripartitamente in vari bilanci comunali con circa L. 16.000 sedicimila alla costruzione della nuova Chiesa di Nerviano.

I rappresentanti della fabbrica della nuova Chiesa di Garbatola, i sig.ri Carcano Angelo, Castelli Luigi, Lucchini Luigi, Pravettoni Aurelio e Pessina Luigi, rendono noto al Comune di Nerviano, quindi, che la popolazione del borgo contribuì alla costruzione della Chiesa di Nerviano con una somma molto superiore a quella da loro stessi richiesta ai nervianesi per la costruzione di quella di Garbatola, soldi che come ho detto non arriveranno facilmente.

Fu la prima di tante situazioni spiacevoli in cui il vecchio borgo veniva considerato una piccola appendice, una frazione appunto.

Come previsto mi sono dilungato troppo, come al solito, quindi nei prossimi giorni scriverò il terzo punto, un pensiero su questa nuova e strana iniziativa.

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