giovedì 12 novembre 2009

Presentare una DIA e DDL che prevede la prescrizione 2 anni dopo rivio



Ci tengo a precisare una cosa. Rileggendo il mio ultimo post e i commenti mi sono accorto come spessissimo tutti noi cittadini, tecnici e no, corriamo il rischio di cadere in una trappola qualunquista o generalista, di dare cioè la colpa di tutto il malfunzionamento italiano, di tutto quel sistema che spesso definisco malato, al primo e spesso unico ente pubblico con il quale interagiamo, quindi al Comune, o al cumun, per dirla da insubre, e quindi ai politici comunali e soprattutto ai funzionari, burocrati o come vogliamo chiamarli, solo perché applicano le regole che altri hanno scritto. È chiaro che non è così facile: tutte le colpe di questo malfunzionamento non possono ricadere infatti su dei funzionari che applicano i regolamenti che hanno davanti a loro. Così come è ovvio che anche loro, i funzionari intendo, potrebbero essere più permissivi su lavori di piccola entità, magari sollecitando i politici comunali a scrivere dei regolamenti comunali più agili – ma questo tentativo per dire il vero è in atto, anche se in modo molto blando –; così come i politici comunali hanno a loro volta delle gravi colpe quando non sollecitano gli altri enti locali, ASL e Regione, a produrre regolamenti più intelligenti; e così come i dirigenti di ASL locali e Regioni sbagliano quando non intervengono nei testi unici e nei decreti nazionali; o infine quando i nostri politici romani, nel senso che risiedono per lavoro a Roma, siano essi lumbard o siciliani, sbagliano quando non applicano le direttive, che invece arrivano e anche puntuali, che l’Europa impone.

Insomma il nostro è un sistema stanco e malato, un sistema seduto che si preoccupa di più di mantenere e consolidare il più possibile le posizioni di potere acquisite nel tempo piuttosto che di rinnovare e amministrare al meglio il paese. È notizia di oggi che il gruppo parlamentare del PDL, ex Forza Italia e Alleanza nazionale – insomma la destra italiana– ha presentato un ddl, sottoscritto dalla Lega al Senato, composto da 3 articoli, che prevede, tra l'altro, la prescrizione dei processi in corso in primo grado per i reati ''inferiori nel massimo ai dieci anni di reclusione'' se sono trascorsi più di due anni a partire dalla richiesta di rinvio a giudizio del pubblico ministero senza che sia stata emessa la sentenza. Il provvedimento entra in vigore il giorno dopo alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale.

Ma vi rendete conto? Un povero Cristo deve pagare 516 € – e ripeto non do la colpa al tecnico che applica la legge – per avere iniziato i lavori prima del benestare del comune, lavori che poteva eseguire previo preventivo permesso, non lavori abusivi, quindi, se vogliamo, è come se multassimo l’ignoranza del cittadino, e i parlamentari si autopromuovono una legge che fa cadere in prescrizione tutti i processi in giacenza da più di due anni!!! Assurdo.
Ma cosa aspettano che ci sia la rivoluzione armata? Assurdo, e la cosa più assurda è che quella rivoluzione non ci sarà né a livello locale, perché troppo faticosa e perché la gente fa fatica ad arrivare alla fine del mese, quindi è troppo impegnata in altro – probabilmente come diceva Marx quando non si arriverà più alla fine del mese, come è successo sempre nella storia, allora si inizierà la vera rivoluzione e sarà violenta, come tutte le rivoluzioni che nascono quando il popolo ha fame –, né soprattutto a livello nazionale, per quanto detto poco fa e anche per il controllo sui mezzi di informazione di questa classe dirigente che è pressoché totale – sia essa di destra, e controlla almeno l’80% dei mezzi di comunicazione, o di sinistra, che controlla la restante parte –, come fossimo in una moderna dittatura democratica. E allora tenetevi pronti perché da stasera i mezzi dell’informazione libera e democratica inizieranno a dire a dire: “poveri politici”, “i tempi della giustizia”, “i soliti magistrati comunisti” e come al solito noi, popolo, saremo seduti a bere ciò che ci dicono…

2 commenti:

Nerviano ha detto...

Ci sono una serie di titoli e aggettivi per marcare i contenuti dei commenti e del post “Garbatola-riunire i clan” tuttavia, credo che non sapresti scriverne nemmeno uno. Svilire tutto iniziando a parlare di qualunquismo la dice lunga sul tuo modo di pretendere LIBERA l’informazione democratica.
Il qualunquismo ricorda l’Uomo qualunque e identifica la sfiducia nelle istituzioni. Ora dimmi! non è assolutamente qualunquista far passare quello che succede nel comune di Nerviano come un modus operandi diffuso in tutta Italia? Non è assolutamente qualunquista cercare di salvare, ancora una volta, chi ti fa diventare “piglianculo” (giusto per ricordare ancora Leonardo Sciascia), e assoggettare tutto ai massimi livelli delle istituzioni??
Credo che gli architetti siano abili o meno a seconda delle opere inanellate nel loro repertorio, il rispetto delle regole è ovvietà.
La stessa cosa vale per gli enti comunali. Funzionano bene o male a seconda di chi li amministra e i paesi ne raccontano la loro storia. Il rispetto delle regole è ovvietà.
Almeno quando dai il tuo contributo di LIBERA informazione, cerca di non essere qualunquista.
Ale

Fabio Pravettoni ha detto...

Non capisco ma mi adeguo.
Non mi adeguero' mai, invece, e non mi sentiro' mai parte di uno stato che soffoca l'informazione e fa decreti come quello di oggi! Che schifo...