martedì 10 giugno 2008

PGT di Nerviano. Bravi












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Si potranno dire molte cose dell’attuale amministrazione nervianese, che è un monoblocco monocolore, o quasi, inscalfibile e spesso impermeabile, che non è maggioranza reale del paese, che in parte è impreparata, ma non si potrà mai dire che non stiano cercando di fare partecipare i cittadini. Poi di nuovo possiamo criticare i modi, i soliti cartelli gialli piccoli piccoli, avvisi semi nascosti, o le riunioni che iniziano il giorno della gara di esordio della nazionale all’europeo, alla stessa ora, ma certamente bisogna ammettere che ci stanno provando, e che in parte ci stanno riuscendo.

Ieri sera per la prima volta, credo, nella storia repubblicana sono stati presentati i professionisti che redigeranno il nuovo PGT, strumento di pianificazione comunale che sostituisce il vecchio PRG, al momento dell’inizio dei lavori – bisogna anche ricordare che lo strumento urbanistico è profondamanete cambiato e il PGT prevede, anzi impone, queste fasi partecipative, che il PRG non prevedeva –.
Proprio ieri notte, mentre faticavo a prendere sonno, pensavo che è stata proprio una bella serata, per la prima volta la gente, la comunità tutta, è stata chiamata a raccolta per decidere della pianificazione del proprio territorio non a giochi fatti, ma all’inizio di quello che sarà un lungo cammino.
È stata una riunione prima di tutto molto divertente, e come sempre succede in questi casi la parte del leone l’hanno fatta gli interessi di parte: ma come non è forse mai accaduto non gli interessi edificatori dei proprietari terrieri ma gli interessi iperrealisti, anche al limite del paradosso, di una popolazione che è cambiata, forse invecchiata, una popolazione che si è forse chiusa troppo a riccio attorno al suo bozzolo, il paese, che deve tendere certamente a proteggere bambini e anziani, ma che poi, aggiungo io, deve anche essere attraente per i giovani.

Sono stato molto favorevolmente impressionato poi dagli attori principali, i progettisti, due dei quali li conosco anche abbastanza bene e di cui mi fido quasi ciecamente – in materia urbanistica –, gli arch.ti Monza e Banderali, con i quali a titolo diverso mi è capitato negli anni di collaborare, sempre in lavori gratuiti o a scuola, o nella comunità, e l’arch. Mazzotta. Credo che avere scelto, e lo dico contro i miei interessi, degli architetti così, preparati e seri, difficilmente corruttibili e integerrimi, sia già una garanzia di un lavoro serio.

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Devo dire che anche la discussione è stata molto intensa, a tratti anche assurda e avulsa, come dicevo, da quella che doveva essere la serata, ma forse è giusto così, a tratti molto pregna, tecnica, forse fin troppo. Gente comune, l'ex Sindaco Parini, sempre più saggio e puntuale nei commenti, l'attuale Sindaco Cozzi, alcune personalità del paese, tutti insieme per discutere del proprio futuro, tutti insieme, ex leghisti, ex comunisti, ex democristiani, operai e intellettuali, tutti finalmente consapevoli di essere parte della medesima comunità e anche grazie a questa nuova Amministrazione tutti chiamati a dire la propria. Progettare il territorio non è cosa da poco, è cosa che deve essere il più condivisa possibile, non è cosa che si fa in ambienti fumosi in sede di vecchi partiti, ma davanti alla comunità, consultandola e ascoltandola il più possibile. Troppo spesso il territorio a nord di Milano è stato devastato da pianificazioni scellerate, senza senso, non all’altezza di quella grande eredità che il tempo ci ha lasciato, credo che finalmente questa volta tutti insieme si è intraprese la strada giusta, speriamo di seguirla.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Fabio, vacci piano con i complimenti: te lo dice un vecchio saggio (eheheheeh). Se c'è una cosa nella quale l'attuale amministrazione non brilla di sicuro è la partecipazione. Te lo assicuro. E non sto a fare elenchi di provvedimenti neppure discussi in commissione. Il punto è che sul PGT proprio la legge obbliga al percorso partecipativo e la serietà di professionisti - che non sono certo gli ultimi arrivati - unita alla circostanza che già hanno avuto esperienza con le nuove modalità di pianificazione urbanistica hanno fatto il resto. Fosse stato per l'amministrazione il tutto sarebbe viaggiato burocraticamente sottotraccia. E lo dico con un velo di delusione. Poi, per l'ottima riuscita della serata (lo ammetto) riconoscerai che il sale nella pietanza e la ciliegina sulla torta li hanno messi personaggi (io e te?) che con la politica convenzionale si trovano spesso a fare a pugni. Per il resto mi sarei aspettato qualche contributo alla discussione da parte degli esponenti (pur presenti) della maggioranza: ma probabilmente non avevano nulla da dire...

Anonimo ha detto...

pensa, caro Fabio, che a Parabiago hanno impiegato più di un anno solo per redigere il bando di concorso. è stato reso pubblico lo scorso mese....speriamo che anche da noi gli amministratori siano così saggi da fare questa cosa, anche se come dici tu, è prevista nelle nuove "regole" del PGT...Sicuramente noi glielo faremo notare.

ciao e buon lavoro
Claudio

Fabio Pravettoni ha detto...

Hai ragione caro Sergio, sull'impreparazione di alcuni esponenti della maggioranza, o almeno quella è l'impressione. Devo ammettere che il tuo contributo, quando è pacato e non rissoso (eheheh, lo stesso vale per me ovviamente), e accade constato sempre più spesso, è un signor contributo. Speriamo si prosegua tutti su questa strada... (anche perché lo impone la legge...)

Tranquillo ha detto...

... sì, c'ero anch'io e sono rimasto silenzioso.
Perchè in silenzio? forse perchè mi piace ascoltare, forse non avevo (più) nulla da dire oltre quello che era stato già detto.
Chi può dirlo?
Se mi permettete di darvi un piccolo consiglio, preoccupatevi di chi era assente piuttosto di chi era presente, ma in silenzio.
Senza alcuna polemica, davvero.

Ciao.
Pio

Tranquillo ha detto...

... sì, c'ero anch'io e sono rimasto silenzioso.
Perchè in silenzio? forse perchè mi piace ascoltare, forse non avevo (più) nulla da dire oltre quello che era stato già detto.
Chi può dirlo?
Se mi permettete di darvi un piccolo consiglio, preoccupatevi di chi era assente piuttosto di chi era presente, ma in silenzio.
Senza alcuna polemica, davvero.

Ciao.
Pio

Fabio Pravettoni ha detto...

Caro Pio, credo che tu abbia ragione, effettivamente i politici già hanno modo di parlare e dire la loro spesso, questa volta tocca ai cittadini, e lo hanno fatto, come ho scritto nel post. Certamente, poi, gli interventi del Sindaco sono stati sempre puntuali, poco tecnici ma comunque molto intelligenti e condivisibili, per quanto molto vaghi in materie urbanistiche.

Concorderai invece nel dire che è stata una bella serata, proficua, anche e soprattutto per gli interventi di Sergio, verace e a tratti divertente, per gli interventi degli abitanti della frazione.

Anonimo ha detto...

"Gli interventi del Sindaco sono stati sempre puntuali, poco tecnici ma comunque molto intelligenti e condivisibili, per quanto molto vaghi in materie urbanistiche" Bhe, visto che si trattava proprio di materie urbanistiche i casi sono due: o parlava d'altro che non fosse in tema col PGT o lo stai incensando oltre misura... Il problema è che in tema di urbanistica occorrerebbe un minimo di applicazione o si rischia di fare danni (involontariamente), anche se è pur vero che in passato anche chi si è applicato i danni li ha fatti lo stesso (questa volta volontariamente, però!). In breve vorrei solo dire che per tradurre in pianificazione del territorio (e conseguente progettazione degli spazi) un'idea politica (sempre che ci sia) non bastano l'eloquio e le ovvietà sintattiche. Ci vogliono idee chiare e coraggio.