Insomma, una questione come quella che ho cercato di descrivere se volete anche con una certa ironia è evidente che è una questione di secondo piano rispetto tante altre che affliggono il nostro territorio, speculazione edilizia (a Nerviano in questi giorni ritornata in primo piano con la questione del "Fungo"), consumo selvaggio del territorio, situazione economica, situazione politica italiana (deprimente), mancanza quasi totale di cultura architettonica, ecc, ma è anche un esempio di cattiva gestione del territorio.
Sabato abbiamo organizzato una gara di duathlon tra i campi del villaggio in cui vivo. E' chiaro che alcuni conservatori di territorio verde potrebbero pensare che si tratta di un intervento poco ecologico (correre nei campi a piedi e in MTB, piantare picchetti, tracciare con nastri bianchi e rossi il percorso, ecc), e che magari sarebbe più educativo portare i ragazzi a far conoscere le piante, i canali, i boschi, ma io credo che anche quella sia una forma felice e intelligente di riappropriamento del nostro territorio, di riradicamento in una terra che ci è stata tramandata come una delle più belle d'Europa e che noi stiamo rapidamente distruggendo a colpi di varianti di PRG, o con manufatti di pessima qualità architettonica - fabbriche di soldi - con strade inutili e sempre congestionate o con interventi sulla città storica insensibili alla storia e al passato dei luoghi.
Chiudo la questione del Canale con una battuta di un amico: potevi organizzare la sagra del pesce al posto del duathlon... Almeno saremmo tornati a dare un senso a quell'inutile mattanza.

Ricevo e pubblico volentieri:
In merito a tale segnalazione, ho avuto modo di leggere un articolo pertinente su "Il Cittadino" del 2 ottobre (in allegato). Si tratta dell'ennesimo segnale di una trascuratagestione del territorio e delle sue valenze, oltre ad una inutile e vergognosa sofferenza causata ad altri esseri viventi. Cordiali saluti.
Mirco Cappelli
Redazion El Dragh Bloeu
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