giovedì 3 gennaio 2008

Dei movimenti spontanei e di chi è responsabile

"Trascurare e peggio disprezzare i movimenti così detti spontanei, cioè rinunziare a dar loro una direzione consapevole, ad elevarli ad un piano superiore inserendoli nella politica, può avere spesso conseguenze molto serie e gravi. Avviene quasi sempre che a un movimento "spontaneo" delle classi subalterne si accompagna un movimento reazionario della classe dominante [...]. Tra le cause efficienti di questi colpi di Stato è da porre la rinunzia dei gruppi responsabili a dare direzione consapevole ai moti spontanei e a farli diventare quindi un fattore politico positivo".



ANTONIO GRAMSCI, Le opere. La prima antologia di tutti gli scritti, a cura di Antonio Santucci, Editori Riuniti, Roma, 1997, p. 222.

Nessun commento: